12 ottobre 2011

Tu la conosci Gabrielle Bonheur C.?

Un piccolo aiuto? E' la stilista dalla doppia C!
Gabrielle Bonheur Chanel, conosciuta da tutto il mondo come COCO CHANEL. 
E' senza ombra di dubbio una delle piu' grandi stiliste, imprenditrici potenti e donne affascinanti  del XX secolo.
Risalgono al 1916 i primi capi di abbigliamento firmati Chanel,  rivoluzionando  l'alta moda con l'introduzione di abiti comodi e  casual,  in un momento in cui il mondo della moda era dominato da soffocanti corsetti e da strati su strati di vestiti. 
Si ricordano tra tutti, il  "little black dress", famosissimo tubino nero, un abito di straordinaria semplicità ed eleganza,che ancora oggi e' l'oggetto di moda piu' popolare in tutto il mondo. 
little black dress
 

Nel 1921, oltre a ingrandire il suo atelier parigino, lanciò il suo primo profumo: Chanel n° 5. "Non voglio nessun olezzo di rose o mughetto, "voglio un profumo elaborato" spiegò Chanel. Il risultato fu un profumo totalmente nuovo, che non assomigliava a nessun altro sul mercato: era gradevole e artificiale, non riconducibile a nessuna essenza specifica.
Anche il suo nome era assolutamente innovativo: Nº 5. Si suppone che Chanel abbia scelto per il profumo questo strano nome dopo avere annusato la quinta boccetta d'essenza di prova che Beaux aveva preparato.
La confezione era una semplice bottiglia da farmacia trasparente con un'etichetta minimale bianca e nera. Si differenziava perciò dalle tradizionali boccette di profumo decisamente elaborate e decorate appositamente per attirare l'attenzione del cliente. La novità sta quindi anche in questo. Anche nel campo della profumeria, la pioniera Chanel aveva fatto centro.
l'evoluzione del flacone negli anni
 
Poi e' la volta dei suoi tailleur, con collo arrotondato, senza collo, con dettagli su tasche e profili di passamaneria, bottoni gioiello, taglio perfetto e lavorazione accurata.
I meravigliosi sandali bicolore con il tallone scoperto, tutt'ora di gran moda.
giacca-cardigan e sandali
 
 Un'altra delle sue creazioni, è la mitica Chanel 2.55, che prende il nome dalla sua data storica in cui è stata realizzata la prima volta , nel febbraio del 1955. La pelle matellasè, la tracolla in metallo dorato (rivisitato poi nel 2005 da k.Lagerfeld, intrecciando la catena ad un filo di pelle), la fodera in pelle rosso granata per la maggior parte dei modelli, almeno una tasca con chiusura lampo all’interno, rifiniture accurate, la chiusura  cosìddetta "mademoiselle" ripresa dalle serrature dei portoni dell'orfanotrofio dove viveva la mitica COCO CHANEL.
original chanel 2.55

chanel 2.55 oggi

Alla sua morte, la maison venne mandata avanti dai suoi collaboratori, finché nel 1983 non subentrò, come direttore artistico della griffe, lo stilista tedesco Karl Lagerfeld.  Quest'ultimo ha lasciato intatto e inalterato lo stile del marchio "CHANEL",introducendo importanti innovazioni e lanciando nuove linee.
Chanel è stata e resterà "LA BORSA" per eccellenza.


"La moda non è semplicemente una questione di vestiti, 
la moda è nell'aria, nata nel vento, 
si intuisce che ... viene da idee, 
costumi, eventi ... " 
"Il lusso deve essere comodo, altrimento non è lusso"
(Coco Chanel)



9 ottobre 2011

Dietro (e dentro) le quinte.










Insieme a 2 cari amici, che lavorano in questo settore, vi racconterò, passo dopo passo,  come da un’idea e una bozza si possa realizzare e concretizzare una meravigliosa creazione.

Milano  si sa, non è solo la città della Moda, dove sfilano  i più grandi stilisti Italiani. Milano è anche una delle città in cui vengono studiati i modelli delle nuove collezioni italian style e non.
L’azienda e’ composta da un direttore tecnico, un ufficio amministrazione, un magazzino di logistica, e per ultimi, ma non per importanza,  dalle “menti” e dalle “mani”, ovvero i modellisti e gli sviluppatori.
Siamo in uno dei più importanti  ufficio di studi.
Ma vediamo come si svolge il tutto.
Il primo passo è l’incontro con lo stilista e il modellista.  In questa si discute l’idea che si vuole realizzare, le dimensione della borsa,  dei  componenti  e del fattore “armonia ed estetica” degli elementi combinati tra loro.
Si fa quindi una prima “salpa” o bozza più comunemente detta, quindi da un disegno su carta, si va a materializzare la borsa di prova.
Segue un secondo incontro, dove il modellista  porta eventuali proposte  per migliorarne ulteriormente l’estetica , valutando ancora una volta le dimensioni ideali. Sempre in questa seconda riunione, lo stilista sceglie insieme al modellista la materia prima (pelle, tessuto, cuoio etc), i dettagli  e la fodera.
A questo punto, si crea una vera e propria linea, composta da una piccola  collezione di almeno 3 varianti, che riportano tutte le stesse caratteristiche, ma con diverse forme e dimensioni.
Ultimo passo,  si sceglie  quindi il modello definitivo; il modellista prepara il modello  e gli sviluppatori avranno il compito di realizzare la borsa finita (di cui il numero e’ variabile a seconda dell’utilizzo che si dovrà fare della stessa. Le borse qua realizzate, posso essere usate per le sfilate,fini  commerciali  e per la press e pubblicità).
La produzione di questo modello viene poi affidata ad una società esterna, che ne realizzerà in quantità i cloni. Infine, questi torneranno presso l’ufficio di studi, dove l’ultimo traguardo sarà svolto  su controlli accurati di eventuali difetti, pulizia delle pelli, codifica e imballaggio. Ora la borsa e’ pronta per viaggiare, sfilare e accogliere le mille cose che solo noi donne siamo capaci di metterci dentro.
Anche in questo caso è il lavoro di squadra  che ha portato a casa il risultato finale.
Ringrazio di cuore F.S. &  k.A.  per avermi illuminato sul DIETRO (e dentro) LE QUINTE delle fashion bags. 

8 ottobre 2011

Istinto Animalier

Una volta era considerato come troppo eccessivo e indossato solo da  icone sexy. Usato anche da coloro che volevano essere scandalose, fuori dal comune, e soprattutto sexy senza pari, lo stile Animalier è diventato una fantasia ampiamente utilizzata dagli stilisti di tutto il mondo e viene indossata da moltissime persone di tutte le età.


Animalier 




Ballerine, Mocassini, Decolletè e Boots. Unico comune denominatore? Naturalmente l'Animalier! 
In ordine, da sinistra:

  • Mocassini Euro 59,90



  • Ballerine Euro 16,45



  • Ballerine Pompili Euro 35,00


  • Ballerine Euro 35,00
http://www.yoox.com/item/YOOX/BAGATT/dept/women/tskay/6383154F/rr/1/cod10/44350487WT/sts/sr_women80


  • Decolletè Euro 45,00


  • Decolletè Euro 49,00




Non potevano mancare i mitici  Jimmy Choo & UGG, creati dal famosissimo stilista malaysiano   che produce prodotti di lusso con sede a Londra, molto famoso per le sue scarpe femminili prodotte a mano dall'azienda Jimmy Choo Ltd-. Kaia, lo stivale leopardato in limited edition è disponibile anche in versione zebrata. L’animalier sarà un must-have per il prossimo inverno e forse lo sarà anche questo comodo modello reso ancora più glamour dall’ alternanza delle borchie con i finti buchini tondi. Il prezzo, 525 Euro,non è sicuramente per tutti, ma chi ama questo stile e le limited edition, potendo permetterselo, non se lo farà sfuggire. 


Buon shopping a tutte!

7 ottobre 2011




Gli articoli che seguono, sono solo alcuni degli esempi che la moda non è solo per chi è possessore di una Mastercard, ma può essere veramente per tutti! Se hai la passione (come me) della moda e fare acquisti  su shop online e' un gran bel passatempo (:/), allora non avrai sicuramente problemi nel realizzare i tuoi look seguendo le mode del momento. Ma attenzione! In questo caso parliamo di "animalier", ma come in tutte le altre tendenze, bisogna saper dosare la quantità di accessori e l'abbigliamento deve essere assolutamente minimal.  Le tinta unita (rigorosamente dark) e il denim sono sicuramente tra i miei preferiti.


http://www.zalando.it/friis-company-stivaletti-marrone-f1211c00g-702.html 
Euro 189,95




http://www.motivi.com/it/shoponline/prodotto/73I1N898S039VA03
Euro 59,95





http://www.zalando.it/best-mountain-colchester-marrone-b2511c001-702.html

Euro 119 






Boots con la zeppa ELLOS in microfibra.
Chiusura con cerniera laterale interna.Tacco 9,5 cm. 
Euro: 39,90





Ballerine in camoscio spazzolato con fiocchetto davanti.
£42, circa 48 Euro.


"Una delle colonne portanti della moda autunno-inverno 2010/2011, sarà  l’animalier .
Già la scorsa stagione, questo stile era partito dalle passerelle, per poi invadere le vie e le strade cittadine, e aveva spopolato soprattutto per quanto riguarda borse, accessori, scarpe  e cinture, arrivando perfino ai cappotti. Ebbene, quest’anno le griffe hanno esagerato, declinando addirittura i loro pezzi forti, quelli che più rappresentano la loro immagine,  in chiave maculata."
http://www.trendandthecity.it/tag/animalier/ 
Stiamo parlando delle migliori firme, quelle che generalmente dettano la moda sulle passerelle e  poi, nei giornali fashion, si vedono pubblicate foto con i pezzi più cool.  
Si sa benissimo, le fashion victim sono davvero tante nel mondo. A chi non piacerebbe seguire la moda a ogni cambio di stagione? Il problema principale è essenzialmente uno: non tutti purtroppo abbiamo la possibilità di comprare un paio di zeppe di Prada, Dolce & Gabbana etc.
C'è però chi viene in contro alla "generazione 1000 Euro", prendendo come esempio i più importanti stilisti, ma facendo una linea molto più "economic" e alla portata di tutto. Ma devo essere sincera... Di pezzi chic ne ho visti davvero tanti in questi anni, ma anche i più piccoli fanno la loro bella figura, anzi, BELLISSIMA! 

Tacchi altissimi, giacche con paillettes e broccate, zeppe e tennis pelouches ma sopratutto Colore!! Non solo moda, ma anche pezzi unici, alcune volte importabili se non in occasioni particolarissime!

6 ottobre 2011

Và dove ti porta il cuore


Bì&Bì
Cosa non si fa per questo sentimento eh!?
C'è chi lascia la sua terra per seguire un amore lontano, c'è chi dopo averla lasciata si ritrova "sola" e c'è invece chi, nonostante entrambe le situazioni precedenti, si ributta a capofitto verso una situazione analoga.. e l'amore l'amore... Per me e' al primo posto da sempre. Le radici sono riuscita a metterle solo nel cuore, e va dove ti porta il cuore, è ormai la mia religione!

Di una passione, un lavoro....

Sin da piccola, i vestiti sono sempre stati la mia più grande passione. Dalle Barbie con i vestiti piu fascinosi, alla bambole più "economiche" vestite di ritagli di tessuti diversi, sino a creare uno stile che neanche conoscevo, il patchwork. E chi l'avrebbe mai detto, 20  anni fà, che questa sarebbe stata MODA!
Mi ritrovavo nei pomeriggi dopo la scuola a disegnare, con allora una delle mie più grandi amiche, modelle con abiti iper colorati, stretch e cortissimi, ispirati alle modelle dalle gambe fini e lunghe delle passerelle mostrate ai tg. 
Ora, da ormai quasi 10 anni, di questa passione, ne ho fatto il mio lavoro a tempo indeterminato.
Arrivai qua a Milano, appena ventenne, dalla mia Isola Felice.
Con mille difficoltà di chi lascia casa  in età così giovane, accompagnata solo dall'uomo che avevo deciso di seguire all'epoca, mi ritrovai in una città ENORME, naturalmente Milano. 
Ricordo ancora la mia prima impressione, quando scesi dal treno nella più grande stazione ferroviaria che avessi mai visto. Mi sentivo una bimba che non riusciva a smettere di stare con il naso all'insù, dovevo guardare tutto, il più velocemente possibile ed evitare di perdere al mio sguardo qualsiasi cosa che non avevo mai visto prima..  Palazzoni, macchine, milioni di macchine, cemento, persone, miliardi di persone! Colori, odori, etnie, rumori! E quanti rumori!
Nella realtà che avevo vissuto sino ad allora, i piu' grandi palazzi che avessi mai visto, erano alti appena 10 piani al massimo. E la stazione piu' grande aveva si e no 6 binari. 
Sono sicura che queste sensazioni di "immensità" è comune a chiunque sia venuto da un paesino "sperduto" come il mio, di appena 4 mila abitanti, dove tutti  si conoscono, la maggior parte almeno per il nome e comunque, come vuole la regola, si sapeva sempre vita morte e miracoli di ogni singolo abitante.
Ma torniamo a ciò che e' successo dopo..
La domanda che vi faccio è questa: sapete cosa c'è dietro un giornale di moda?
Naturalmente una redazione,voi direte...
Una parte di questa è composta da persone che si occupano di scrivere i testi, interviste, attualità, etc. Naturalmente una parte grafica, dove si "correggono" le foto e non solo. Una parte di giornalisti moda, specializzati nella scelta dei look di tendenza della stagione e nella ricerca dei pezzi più cool. Una parte si occupa di bellezza, (j'adore!) e un'altra parte ancora si occupa del giornale sul web.Poi ancora, c'è chi trova la modella "giusta" perfetta per quella storia che si vuole raccontare attraverso uno scatto, chi coordina i viaggi e chi tiene la contabilità e tutte le spese del giornale. Il tutto naturalmente esaminato  e diretto,  (in ordine di importanza) da un Direttore, seguito da un Caporedattore, un Fashion Director e da un Caposervizio.
Io? Io non faccio parte di nessuna di queste "parti".... 
Più tardi vi spiegherò meglio qual'è il mio compito.